La Storia dei Miei Disturbi: Un Caso di Studio Personale

Le feci lucide, untuose o giallastre, spesso associate alla steatorrea, sono un segnale che il corpo non sta digerendo o assorbendo correttamente i grassi. Questa condizione può nascondere problematiche pancreatiche, epatiche o intestinali, ma in alcuni casi, come il mio, può avere radici più complesse, legate a squilibri emotivi o stress non risolti. Questo articolo esplora il legame tra malassorbimento dei lipidi, il ruolo del pancreas e come un percorso di auditing abbia portato a una risoluzione definitiva.


Steatorrea: Quando i Grassi Non Vengono Digeriti

La steatorrea si verifica quando i lipidi alimentari non vengono scomposti dalla lipasi pancreatica o non sono assorbiti dall’intestino. Le cause principali includono:

  1. Insufficienza pancreatica esocrina (IPE): Il pancreas non produce sufficiente lipasi, spesso a causa di pancreatite cronica, fibrosi cistica o ostruzione dei dotti.
  2. Deficit biliari: La bile, prodotta dal fegato, è essenziale per emulsionare i grassi. Calcoli o disfunzioni epatiche possono compromettere questo processo.
  3. Malattie intestinali: Celiachia, Morbo di Crohn o sindrome dell’intestino corto impediscono l’assorbimento dei nutrienti.

Nel mio caso, sintomi come feci lucide, perdita di peso e diarrea persistente suggerivano un malassorbimento cronico. L’uso temporaneo di un integratore a base di zinco, nichel e cobalto (legato alla Diatesi V di Ménétrier) migliorava temporaneamente (questo significa che la scomparsa dei sintomi era legata all’assunzione dell’integratore, mentre la loro comparsa alla sospensione dell’assunzione dello stesso) , indicando una possibile carenza enzimatica o disfunzione metabolica.


Il Ruolo degli Oligoelementi e il Limite degli Integratori

Lo zinco è cruciale per la sintesi della lipasi pancreatica, mentre nichel e cobalto influenzano il metabolismo lipidico e la regolazione neurovegetativa della digestione. L’integratore eliminava i sintomi, ma alla sua sospensione, le feci tornavano oleose e la diarrea occasionale riprendeva. Questo suggeriva che il prodotto agisse come un “tampone”, senza risolvere la causa sottostante.


La Svolta con l’Auditing e l’ARC Filo Diretto

La soluzione definitiva arrivò attraverso l’auditing, una pratica di consulenza spirituale disponibile nel campo di applicazione della Scientology indipendente, focalizzata sull’identificazione e risoluzione di blocchi emotivi o traumatici. Nel mio caso, il procedimento ARC Filo Diretto permise di affrontare conflitti interiori legati a diverse situazioni relazionali e sociali non correttamente “digerite” emotivamente e cognitivamente, che “al di sotto del controllo volitivo” influenzavano la funzione digestiva.

Le ipotesi di lavoro interiore
Secondo la filosofia di Scientology e Dianetica, gli “engrammi” (traumi registrati in memoria episoda traumatica) possono creare squilibri fisici. L’auditing, rimuovendo il contenuto persistente di questi eventi registrati, o anche solo riportando a galla considerazione prese in quei momenti, ripristina l’armonia mente-corpo. Nel mio percorso:

  • Sessioni mirate portarono alla luce tensioni represse legate a a situazioni personalmente vissute (ma andando anche oltre l’ordinario di questa vita).
  • Il rilascio emotivo coincise con un miglioramento della motilità intestinale e della produzione enzimatica.
  • Dopo alcune settimane, le feci normalizzarono, la diarrea scomparve e non fu più necessario l’integratore.

Mente e Corpo: Un Connessione Innegabile

Sebbene l’auditing non sia supportato da evidenze scientifiche tradizionali (nessuno, ad oggi, ha voluto investire denaro, tempo e risorse nel condurre studi scientifici purtroppo), la mia esperienza sottolinea l’impatto dello stress cronico sulla salute fisica. Studi sul gut-brain axis confermano che ansia e traumi alterano la secrezione di enzimi, la peristalsi e l’equilibrio del microbiota. È possibile che l’auditing abbia agito riducendo l’attività del sistema nervoso simpatico (legato alla “lotta o fuga”), favorendo un ritorno alla normalità digestiva.


Conclusioni: Oltre la Medicina Convenzionale

La mia guarigione dimostra che alcuni disturbi fisici hanno radici multifattoriali. Se la medicina tradizionale individua il “come” (meccanismi fisiologici), approcci olistici come l’auditing possono esplorare il “perché” (cause emotive). Consiglio a chi vive esperienze simili di:

  • Consultare sempre un medico inizialmente, come ho fatto io, e se questo sembra non sapere da che parte girarsi (come nel mio caso) è bene iniziare  a guardarsi attorno valutando percorsi di consapevolezza emotiva se i sintomi persistono senza cause organiche.

La salute è un equilibrio dinamico tra corpo, mente e ambiente. A volte, guarire richiede di guardare oltre il sintomo.

Quando Collezionare Diventa una Prigione: La Liberazione dall’Accumulo Compulsivo

Chi non ha mai provato il bisogno di completare una collezione, di possedere ogni volume di una saga, ogni vinile di un artista, ogni action figure di una serie? Non esiste un confine netto tra collezionismo e collezionismo patologico: la spinta ad accumulare oggetti legati da una sequenza numerica o da una tematica è di per sé irrazionale. Appena acquisti il volume 1 di una serie, senti un impulso incontrollabile a cercare gli altri numeri. Non è solo una passione, ma un meccanismo mentale che alimenta sé stesso, trasformando il desiderio di possesso in una necessità.

La Trappola degli Oggetti: Quando il Piacere Diventa Paura

Immagina: ogni angolo di casa tua è invaso da scatoloni pieni di cose che dovevi assolutamente avere. Non sono solo souvenir o ricordi, ma oggetti accumulati compulsivamente, spesso inutili, acquistati per placare un’ansia che non sai nemmeno spiegare. Il problema non è possedere, ma non poter più smettere.

  • Stress e Senso di Colpa: Ogni nuovo acquisto regala un brivido effimero, seguito da un crollo emotivo. “Perché l’ho comprato? Non ho spazio!”.
  • Relazioni in Frantumi: La famiglia si lamenta del caos, gli amici evitano di venire a casa tua. L’accumulo diventa un muro tra te e gli altri.
  • Buchi nel Portafoglio: Spendere centinaia di euro per l’edizione limitata “che tanto non aprirai mai” non è un hobby, è un problema.
  • Rischi Fisici: Le pile di oggetti diventano insidiose (polvere, allergie) e trasformano la casa in un labirinto insalubre.

Liberarsi dal Caos: Una Sfida che Va Oltre il Riordino

“Basterebbe buttare via tutto, no?”. Sì, peccato che per chi soffre di accumulo compulsivo, separarsi anche da un solo oggetto provochi ansia paralizzante. È qui che entrano in gioco approcci come l’auditing indipendente di Scientology.

Cos’è l’Auditing?
In parole semplici, è una pratica in cui un “auditor” (indipendente, non legato alla Chiesa ufficiale) guida la persona attraverso domande ripetitive, con l’obiettivo di identificare e “sciogliere” traumi passati che alimentano i comportamenti distruttivi. E’ un modo per alleggerire il carico emotivo che spinge all’accumulo.

La Bellezza del Lasciare Andare: Liberazione

Chi ha provato l’auditing racconta di un processo catartico: “È come svuotare un armadio mentale stipato di paure. Finalmente respiro!”

Il Paradosso della Salute Mentale: Tecnologie Invisibili in un Mondo di Bisogni

Nel XXI secolo, l’umanità ha raggiunto traguardi tecnologici senza precedenti: esploriamo lo spazio, decifriamo il genoma umano e comunichiamo in tempo reale oltre i confini del pianeta. Eppure, di fronte a una crisi globale di salute mentale che colpisce milioni di persone, sembriamo paralizzati. Nonostante strumenti e metodologie promettenti esistano, permangono domande fondamentali: perché non vengono studiati, validati e applicati su larga scala? Perché, in un’epoca di progresso, l’insanità mentale rimane un’ombra persistente?

La Tecnologia Invisibile: Tra Innovazione e Negazione

Negli ultimi decenni, sono emersi approcci che sostengono di offrire soluzioni radicali ai disturbi mentali. Tra questi, metodologie come l’auditing di Hubbard, tecniche di meditazione avanzata o protocolli psicoterapeutici non convenzionali vengono descritti dai loro sostenitori come rivoluzionari. Alcuni di essi, curiosamente, anticipano concetti poi adottati dalla psicologia moderna, come l’importanza dell’elaborazione dei traumi o l’autoconsapevolezza. Eppure, questi metodi rimangono ai margini della scienza ufficiale, spesso relegati al ruolo di “alternative” non validate, quando non apertamente osteggiati.

La domanda è inevitabile: se esistono strumenti potenzialmente in grado di liberare le persone dal peso di ansia, depressione o traumi, perché la comunità scientifica non li esplora con lo stesso rigore dedicato ai farmaci o alla terapia cognitivo-comportamentale (CBT)?

Il Muro della Scienza: Rigidità o Pregiudizio?

La risposta risiede in un mix di fattori culturali, economici e ideologici. La scienza, per sua natura, richiede evidenze empiriche e riproducibilità. Tuttavia, quando si tratta di metodologie legate a movimenti religiosi o filosofici (come Scientology), il pregiudizio prevale sulla curiosità. L’auditing, ad esempio, non viene studiato non perché inefficace a priori, ma perché associato a un’organizzazione controversa. Questo crea un circolo vizioso: senza studi, non ci sono dati; senza dati, non c’è legittimazione.

Allo stesso tempo, la psicologia tradizionale, pur avendo fatto passi da gigante, fatica a garantire risultati definitivi. Le terapie come la CBT, sebbene validate, mostrano tassi di recidiva e limiti nell’eliminare completamente i traumi. Eppure, anziché cercare integrazioni con approcci alternativi, il sistema preferisce perpetuare modelli consolidati, anche se imperfetti.

Il Peso dello Stigma e degli Interessi

Dietro questa inerzia si nascondono dinamiche più oscure. L’industria farmaceutica, con un giro d’affari di miliardi, ha poco interesse a promuovere terapie non farmacologiche e a basso costo. Allo stesso modo, le istituzioni accademiche, spesso legate a finanziamenti tradizionali, sono restie a rischiare reputazione esplorando campi considerati “pseudoscientifici”.

Il risultato è un paradosso: milioni di persone continuano a soffrire, mentre potenziali soluzioni giacciono inesplorate, sepolte sotto pregiudizi, disinteresse o conflitti di interesse.

La Sfida della Consapevolezza Collettiva

Il nodo cruciale, tuttavia, è culturale. La salute mentale rimane un tabù in molte società, e la richiesta di aiuto è spesso accompagnata da vergogna. In questo contesto, persino le terapie convenzionali vengono sottoutilizzate, figuriamoci quelle alternative. La mancanza di consapevolezza si traduce in una scarsa pressione pubblica per innovare: accettiamo che la depressione sia “gestita” anziché “curata”, normalizzando una condizione di malessere permanente.

Verso un Futuro Integrato

La soluzione non sta nell’abbandonare il metodo scientifico, ma nell’adottare un approccio più audace e inclusivo. Se una metodologia promette risultati, deve essere testata con rigore, a prescindere dalle sue origini. La scienza dovrebbe essere un campo aperto, non un club esclusivo.

Immaginiamo un mondo in cui risorse vengono investite per studiare tutte le strade possibili: dall’auditing alla realtà virtuale, dalle terapie psichedeliche alla neuromodulazione. Solo così potremo trasformare le “tecnologie invisibili” in strumenti accessibili, liberando milioni di persone da sofferenze evitabili.

Conclusione: Un Appello alla Curiosità

Gli abitanti di questo pianeta hanno gli strumenti per rivoluzionare la salute mentale, ma mancano di volontà collettiva. La vera follia non è credere in metodi non convenzionali, ma rifiutarsi di esplorarli, condannando intere generazioni a una vita di compromessi. È tempo di sostituire lo scetticismo sterile con una curiosità coraggiosa. Dopotutto, la scienza avanza solo quando osa sfidare i propri limiti.

Statistiche “Progetto Timecops” 2024:

  1. Elena Lebedeva – supervisione di 52 casi di preclear e OT (thetan operanti), 196 sessioni per 4 PC, pre-OT, missioni regolari della Federazione Galattica
  2. Maxim Lebedev – 408 sessioni per 19 preclear, OT (PC) e OT, supervisione online della classe #1 – 56 coppie per 26 studenti, addestramento Hard Trs per 370 ore per 11 studenti
  3. Lyakhova Marina – 895 sessioni per 15 PC
  4. Kurylekh Victoria – 346 sessioni (595 ore) per 12 PC e pre-OT, supervisione online della classe #1 – 97 coppie di addestramento per 26 studenti, 120 ore di Hard Trs
  5. Lyakhova Tatyana – 630 sessioni per 14 PC e OT, supervisione online della classe #1 – 107 coppie per 26 studenti
  6. Evgenia Medvedeva – 180 sessioni per 5 PC, fornito 153 giorni di Hard Trs – 612 ore per 7 studenti, ricevuto 206 Hard Trs
  7. Maxim Romanov – supervisione nella classe web #2 – 14 sessioni per 3 PC, 300 coppie, 12 studenti
  8. Massimiliano dall’Italia – 141 sessioni per 5 PC, 28 sessioni in solo, fornito 100 addestramenti Hard Trs
  9. Ablakova Nailya – 234 sessioni (442 ore) per 2 PC
  10. Zemtsova Ira – 307 sessioni per 10 PC
  11. Olga Somenko – 170 sessioni per 3 PC (288 ore)
  12. Sofia Kogan – 312 sessioni di assistenza per 2 PC
  13. Anna Ali – 245 sessioni di assistenza per 1 PC
  14. Dmitry Logashev – 122 sessioni per 2 PC
  15. Naumova Alena – supervisione nella classe web #1 – 88 coppie, 26 studenti
  16. Tatyana Nikitina – supervisione della classe online #1 – 46 coppie di addestramento, 17 studenti
  17. Ivo Rubenis – 48 sessioni per 2 PC, 80 sessioni in solo, Hard TRs – 150 ore.
  18. Giovanni dall’Italia – 94 sessioni per 2 PC.

Nota: PC sta per “preclear”, OT sta per “operating thetan”, TR sta per “training routine”. Le ore di Hard Training Routines (Hard TRs) sono conteggiate anche come statistiche personali.

Link alla pagina ufficiale delle statistiche del progetto.
Statistiche dell’anno precedente

Che cosa ci blocca: strategie per affrontare presente, passato e mancanza di obiettivi futuri

Esistono tre principali tipi di problemi che un individuo può affrontare:

  • Problemi del presente: il nevrotico è eccessivamente concentrato sul presente e ha paura di esso. Esempi di ciò possono essere una persona costantemente preoccupata per le sue finanze e che fatica a concentrarsi sul lavoro, qualcuno ossessionato da una lite recente con il partner e che non riesce a pensare ad altro, o un individuo ansioso per un imminente esame che soffre di insonnia e mancanza di appetito. L’auditor deve aiutare il prechiaro a discutere del suo presente, facendogli trovare i postulati che lo hanno portato a considerare problematici certi aspetti. Questo aiuta a desensibilizzare il passato che viene restimolato (quando una persona viene esposta a stimoli nel presente che riattivano o “restimolano” ricordi di esperienze traumatiche del passato) nel presente.
  • Problemi irrisolti del passato: lo psicotico è bloccato in una decisione non presa riguardo un problema passato. Questo può manifestarsi in una persona che non ha mai superato la fine traumatica di una relazione avvenuta anni prima e che risente negativamente nelle relazioni attuali, qualcuno che rimugina costantemente su una scelta di carriera sbagliata fatta in passato e non riesce ad andare avanti, o un individuo tormentato dal senso di colpa per non aver fatto abbastanza per aiutare un amico in difficoltà nel passato. L’auditor deve incoraggiare il prechiaro a valutare i vari fattori coinvolti e arrivare ad una conclusione, senza però suggerirla egli stesso.
  • Mancanza di obiettivi futuri: un individuo senza ambizioni per il futuro è preoccupato e malato. Questo può essere il caso di una persona che si sente persa e senza direzione nella vita, non avendo alcun progetto per il futuro, qualcuno talmente scoraggiato dai fallimenti passati che non osa più porsi nuovi traguardi, o un individuo così preso dai problemi quotidiani da non riuscire nemmeno a immaginare un futuro diverso dalla sua situazione attuale. Ciò è dovuto all’incapacità di risolvere problemi presenti o prendere decisioni passate. Un caso che non parla di obiettivi futuri è psicotico. L’auditor non deve postulare per il prechiaro, ma aiutarlo a uscire da questo stato.

Affrontare i problemi del presente, risolvere i nodi irrisolti del passato e ritrovare una visione chiara del futuro non è sempre un processo semplice. Spesso, questi blocchi sono talmente radicati da diventare invisibili a chi li vive, influenzando negativamente la qualità della vita.

In questi casi, il ruolo di un auditor può rivelarsi fondamentale. Attraverso un ascolto attento e l’uso di tecniche mirate, un auditor può guidare l’individuo verso una maggiore consapevolezza, aiutandolo a comprendere le radici dei suoi blocchi e a superarli.

Prendersi il tempo per riflettere e, se necessario, affidarsi a un professionista non è un segno di debolezza, ma di coraggio. Significa scegliere di investire su sé stessi, per liberarsi dal peso di ciò che ci trattiene e riappropriarsi della propria serenità e direzione.

Se ti riconosci in alcune delle situazioni descritte, potrebbe essere il momento di fare il primo passo e considerare il supporto di un auditor.

Il postulato

Un postulato è un pensiero autodeterminato che influenza gli sforzi passati, presenti o futuri. I postulati sono fondamentali perché:

  1. Sono fonte di aberrazione per l’individuo
  2. Influenzano la persona dopo essere stati creati
  3. Possono rimanere attivi anche quando l’ambiente cambia
  4. Possono derivare da uno sforzo passato o da un pensiero primario

Caratteristiche importanti:

  • I postulati precoci hanno più effetto di quelli successivi
  • Un postulato primario può annullare postulati passati e persino l’identità precedente dell’individuo
  • Un postulato negativo (decisione di “non essere”) può oscurare gran parte del percorso precedente
  • I postulati opposti possono causare “fallimento” quando contrastano con postulati precedenti

Aspetti pratici:

  • Ogni persona può determinare la propria condizione attraverso i postulati
  • I postulati sono responsabili dello stato dell’individuo, sia positivo che negativo
  • Formano uno schema che può essere analizzato partendo dai più recenti
  • Operano su tutte le dinamiche della vita
  • Sono basati su valutazioni e generalmente non si risolvono senza comprenderne le ragioni

Il Parallelo tra lo Stato di Esistenza secondo il Dalai Lama e gli Stati di Clear e OT nel Ponte di Ron Hubbard

buddha

In molti percorsi di crescita spirituale e di auto-realizzazione, esistono concetti simili che attraversano confini culturali e religiosi. Un interessante parallelo può essere tracciato tra l’insegnamento del Dalai Lama riguardante la purificazione della mente e gli stati di Clear e Operating Thetan (OT) raggiungibili nel Ponte verso la Libertà Totale, elaborato da L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology.

La Purezza della Mente: il Pensiero del Dalai Lama

Nel passaggio del Dalai Lama, egli sottolinea che lo stato di esistenza è determinato dalla condizione della nostra mente. Le afflizioni mentali — come ignoranza, attaccamento e avversione — tengono la mente bloccata nel samsāra, il ciclo di sofferenza e rinascita che caratterizza l’esperienza condizionata. Solo quando una persona ha eliminato tutte le oscurazioni afflittive, può essere considerata un arhat, un essere liberato. Inoltre, chi ha rimosso anche le oscurazioni cognitive più sottili diventa un buddha, raggiungendo uno stato di completa illuminazione e libertà.

Il Dalai Lama parla della purificazione mentale come il processo attraverso cui un individuo può liberarsi dalle afflizioni che limitano la sua percezione della realtà, portandolo infine a uno stato di esistenza più elevato. Questo percorso spirituale richiede una comprensione profonda dei propri schemi mentali e un impegno costante verso la pratica e la riflessione.

Clear e OT: i Concetti di Scientology

Nel sistema di Scientology, L. Ron Hubbard ha strutturato il Ponte verso la Libertà Totale, una serie di gradini che portano l’individuo verso un progressivo stato di liberazione mentale e spirituale. I due livelli principali in questo percorso sono lo stato di Clear e quello di Operating Thetan (OT).

  1. Stato di Clear: In questo stato, l’individuo ha superato il sua mente reattiva, quella parte della mente che immagazzina esperienze dolorose o traumatiche e le usa per condizionare il comportamento e le emozioni. Il raggiungimento dello stato di Clear comporta l’eliminazione di questa mente reattiva, liberando la persona da blocchi emotivi e psicologici, portandola a una condizione di maggiore consapevolezza e libertà interiore.
  2. Stato OT: Una volta raggiunto lo stato di Clear, il cammino continua verso i livelli OT, che rappresentano un grado superiore di consapevolezza spirituale. In questi livelli, si lavora su entità mentali più sottili e su una comprensione più profonda della propria esistenza come essere spirituale. Un OT è considerato capace di operare liberamente come un’entità consapevole, non più vincolata dalle limitazioni imposte dalle condizioni fisiche e mentali.

Paralleli tra Purificazione della Mente e lo Stato di Clear

Il parallelo tra il pensiero del Dalai Lama e il concetto di Clear in Scientology si trova nel processo di purificazione mentale. Entrambi i sistemi sottolineano l’importanza di liberarsi da ciò che limita la mente e offusca la percezione. Nella visione buddhista, queste limitazioni sono rappresentate dalle afflizioni mentali (ignoranza, attaccamento e avversione), mentre in Scientology la mente reattiva svolge un ruolo simile, immagazzinando esperienze negative che bloccano l’individuo.

In entrambi i casi, la liberazione dalla mente condizionata è un passaggio fondamentale per raggiungere uno stato di maggiore libertà e consapevolezza. Il Clear di Scientology, come l’arhat del buddhismo, ha superato un livello significativo di purificazione mentale, eliminando i blocchi che ostacolano la piena realizzazione.

Parallelo tra Buddha e OT: la Libertà Totale

Quando il Dalai Lama parla di chi ha eliminato anche le oscurazioni cognitive più sottili, si riferisce al raggiungimento dello stato di buddha, una persona che ha completamente purificato la propria mente e ha ottenuto la libertà totale dall’illusione e dalla sofferenza. Questo concetto trova un parallelo con lo stato di Operating Thetan (OT) in Scientology.

Gli OT, secondo Hubbard, operano come esseri spirituali pienamente consapevoli, liberi dalle limitazioni della mente e della materia. Proprio come un buddha ha trascorso anni, se non vite, in uno stato di pratica e disciplina per liberarsi delle oscurazioni mentali più sottili, un OT ha superato livelli progressivi di auto-comprensione e consapevolezza, lavorando su aspetti della sua spiritualità che vanno oltre la semplice mente reattiva.

Differenze e Complementarità

Nonostante i paralleli, vi sono delle differenze significative tra i due sistemi:

  • Buddhismo: Il percorso verso l’illuminazione è fortemente legato alla comprensione della natura della sofferenza e alla realizzazione del non-sé. Il concetto di ego viene dissolto attraverso la meditazione e la pratica etica. La liberazione definitiva comporta l’uscita dal ciclo del samsāra.
  • Scientology: La visione di Scientology è più individualistica, concentrata sull’idea di potenziare l’individuo come essere spirituale autonomo, in grado di controllare il proprio destino e la propria esistenza. L’ego non viene dissolto ma piuttosto liberato dalle influenze negative.

Conclusione

Sia il Dalai Lama che Ron Hubbard offrono percorsi di liberazione spirituale che, pur avendo radici e obiettivi diversi, condividono l’idea di liberare la mente dalle sue limitazioni. In entrambi i casi, è attraverso la purificazione mentale e la crescita spirituale che l’individuo può raggiungere uno stato di libertà totale, che sia esso la condizione di un arhat, un buddha o un Operating Thetan.

Chi cerca un parallelismo tra diverse tradizioni spirituali può trovare affascinante notare come, al di là delle differenze culturali e concettuali, vi siano similitudini nei percorsi di auto-realizzazione che attraversano il tempo e lo spazio.

Trovare la Forza Interiore: Come l’Auto-Determinazione e il Supporto Professionale Possono Aiutarti a Navigare nel Dolore

Perdere una persona cara è una delle esperienze più difficili della vita. Il dolore può sembrare travolgente, lasciandoti alla deriva in un mare di emozioni. All’inizio può non sembrare che esista una soluzione facile per il lutto, forse però… comprendere e abbracciare il concetto di auto-determinazione, insieme al cercare il supporto appropriato, può fornire strumenti potenti per navigare in questo difficile viaggio.

Cos’è l’Auto-Determinazione?

L’auto-determinazione è la capacità di fare scelte e gestire la tua vita come ritieni opportuno. Si tratta di riconoscere che, sebbene non puoi controllare tutto ciò che ti accade, puoi controllare come rispondi a questi eventi. Nel contesto del lutto, l’auto-determinazione può essere un faro di speranza, ricordandoti che hai la forza interiore per plasmare il tuo cammino.

Come l’Auto-Determinazione Può Aiutare nel Lutto

  • Riconoscere le Tue Emozioni: L’auto-determinazione ti permette di riconoscere e accettare i tuoi sentimenti senza giudizio. Va bene sentirsi tristi, arrabbiati o persino sollevati. Queste emozioni fanno parte del tuo unico processo di lutto.
  • Prendere il Controllo della Tua Guarigione: Anche se il lutto può sembrare caotico, l’auto-determinazione ti consente di prendere passi attivi nel tuo percorso di guarigione. Questo potrebbe coinvolgere cercare consulenza, o unirsi a un gruppo che disponga delle competenze necessarie al superamento di questo difficile momento.
  • Ridefinire la Tua Vita: Perdere una persona cara spesso ci costringe a rivalutare la nostra vita. L’auto-determinazione ti dà il potere di scegliere consapevolmente come vuoi andare avanti, onorando la memoria della persona amata mentre abbracci ancora la vita.
  • Stabilire Confini: Il lutto può essere estenuante, e amici e familiari benintenzionati potrebbero non capire sempre di cosa hai bisogno. L’auto-determinazione ti consente di stabilire confini e comunicare le tue esigenze in modo efficace.
  • Trovare Significato: Molte persone trovano che la perdita li spinga a cercare un significato più profondo nella vita. L’auto-determinazione ti consente di esplorare queste domande secondo i tuoi termini, potenzialmente trovando un nuovo scopo o rafforzando i valori esistenti.

L’Importanza del Supporto Professionale

Anche se l’auto-determinazione è cruciale, è importante riconoscere che a volte abbiamo bisogno di aiuto per abbracciare e sviluppare pienamente questa qualità, specialmente durante periodi di intenso dolore. È qui che il supporto professionale può essere inestimabile.

Il Ruolo di un Auditor

Nel campo delle discipline umanistiche orientate al miglioramento pesonale, un professionista formato noto come auditor, ovvero come coach umanistico o ancora life coach per gli americani, può fornire supporto specializzato. Un auditor è addestrato ad ascoltare e computare, aiutando le persone a navigare nei loro pensieri ed emozioni senza giudizio. Ecco come un auditor potrebbe aiutare:

  • Prospettiva Obiettiva: Può essere difficile essere obiettivi riguardo ai nostri pensieri e sentimenti, specialmente durante il lutto. Un auditor fornisce un punto di vista esterno, aiutandoti a vedere la tua situazione più chiaramente.
  • Approccio Strutturato: Gli auditor usano tecniche e processi specifici progettati per aiutarti a aumentare la tua auto-determinazione e comprensione della vita.
  • Supporto Non Valutativo: A differenza di alcune forme di aiuto, gli auditor sono addestrati a non valutare per te o invalidare le tue esperienze. Questo approccio rispetta la tua auto-determinazione e ti aiuta a sviluppare le tue intuizioni e soluzioni personali.
  • Focus sulla Comunicazione: Gli auditor sono abili nel mantenere una comunicazione efficace a due vie, che è cruciale per attraversare esperienze depositate nella nostra traccia del tempo.
  • Processamento Personalizzato: Un auditor può adattare il proprio approccio alle tue esigenze specifiche, sia che tu stia affrontando un lutto acuto o problemi di lunga data legati alla perdita.

Passi Pratici per Coltivare l’Auto-Determinazione nel Lutto

  • Stabilisci Obiettivi Piccoli e Realizzabili: Ogni giorno, stabilisci un piccolo obiettivo per te stesso. Potrebbe essere semplice come fare una breve passeggiata o chiamare un amico. Questi piccoli atti di auto-determinazione possono costruire la tua fiducia.
  • Esplora Nuovi Interessi: Anche se può sembrare difficile all’inizio, provare nuove attività o riscoprire vecchi hobby può aiutarti a riscoprire il tuo senso di sé.
  • Considera il Supporto Professionale: Se ti senti bloccato o sopraffatto, considera di rivolgerti a un auditor o a un consulente professionista. Possono fornire strumenti e supporto preziosi per aiutarti a navigare nel tuo percorso di lutto.

Conclusione

Il lutto è un viaggio profondamente personale e abbracciare l’auto-determinazione può aiutarti a navigarlo con maggiore resilienza e consapevolezza di te stesso. Ricorda che la guarigione richiede tempo ed è normale avere battute d’arresto. Riconoscendo il tuo potere di plasmare la tua risposta alla perdita, onori sia la memoria della persona amata che la tua stessa forza.

Un auditor o un altro professionista formato può fornire una guida e strumenti preziosi per aiutarti a abbracciare pienamente la tua auto-determinazione e navigare nel tuo lutto in modo più efficace.

Mentre vai avanti, porta con te la consapevolezza che nel tuo dolore porti anche i semi della crescita, della resilienza e di un rinnovato scopo. E ricorda, cercare aiuto quando ne hai bisogno è di per sé un atto di auto-determinazione – uno che può portare a una guarigione profonda e a una crescita personale.

con affetto, your-web-auditor@hotmail.com

Il Triangolo Segreto della Connessione Umana

Ti sei mai chiesto perché alcune persone sembrano connettersi facilmente con gli altri, mentre altre faticano a mantenere anche le relazioni più basilari? La risposta potrebbe risiedere in un concetto poco conosciuto chiamato il triangolo ARC. Questo potente strumento per migliorare le abilità comunicative per relazioni migliori potrebbe rivoluzionare il modo in cui interagisci con tutti coloro che ti circondano.

Cos’è l’ARC?

ARC sta per Affinità, Realtà e Comunicazione. Questi tre componenti formano un triangolo di comprensione che è al cuore di tutte le interazioni umane. Ma cosa significano davvero questi termini?

  1. Affinità: Non si tratta solo di piacere a qualcuno. È la volontà di condividere spazio ed esperienze con gli altri. È la temperatura emotiva di una relazione.
  2. Realtà: No, non stiamo parlando di filosofia esistenziale. In questo contesto, la realtà è il grado di accordo tra le persone. È trovare un terreno comune.
  3. Comunicazione: Più che semplicemente parlare, la comunicazione è lo scambio di idee ed energia tra due punti. È il lifeblood di qualsiasi relazione.

La Formula Magica

Ecco dove le cose diventano interessanti. Questi tre componenti non sono solo correlati, ma sono interdipendenti. Migliora uno e automaticamente migliorerai gli altri. È come avere un codice segreto per relazioni migliori!

Ma aspetta, c’è di più. La comunicazione non riguarda solo le parole. È una competenza che può essere affinata e migliorata, proprio come imparare a suonare uno strumento. E il vantaggio? Non solo relazioni migliori, ma un’esperienza di vita più ricca e appagante.

La Barriera Nascosta alla Connessione

Ora, ecco un pensiero che potrebbe sconvolgerti: e se il più grande ostacolo a una grande comunicazione non fosse esterno, ma interno? E se la nostra stessa riluttanza a lasciare che certe esperienze accadano di nuovo ci stesse effettivamente trattenendo?

Questo concetto suggerisce che portando con noi immagini mentali di esperienze negative passate, in realtà ci stiamo impedendo di impegnarci completamente nel presente. È come cercare di andare avanti guardando costantemente nello specchietto retrovisore.

Il Dilemma della Duplicazione

Un altro aspetto affascinante della comunicazione è l’idea della duplicazione. No, non stiamo parlando di clonazione, ma di comprendere veramente e ricreare il messaggio nella mente del destinatario.

Pensa a quante volte i malintesi hanno causato problemi nelle tue relazioni. E se ci fosse un modo per ridurre drasticamente questi malintesi?

Il Tuo Superpotere della Comunicazione

Immagina se potessi padroneggiare questi concetti. Come cambierebbe la tua vita se potessi:

Creare un rapporto istantaneo con chiunque incontri? Risolvere i conflitti con facilità? Esprimere le tue idee in modo chiaro e persuasivo?

Il potenziale è illimitato. Ma ecco la domanda scottante: come si mettono in pratica queste idee?

Rimani sintonizzato … Il tuo viaggio verso relazioni migliori inizia qui!

Ricorda, comprendere la comprensione è il primo passo per padroneggiarla. Sei pronto a fare quel passo?

Cos’è il Karma: La Relazione Causa-Effetto

Introduzione

Il karma è un concetto spirituale e filosofico che descrive la relazione causa-effetto delle azioni umane. Secondo questa visione, ogni azione che compiamo ha conseguenze che influenzano il nostro futuro. Questo principio è strettamente legato all’idea che le nostre esperienze passate, sia positive che negative, determinano il nostro stato attuale e futuro.

La Memoria Episodica di Endel Tulving

Endel Tulving ha introdotto il concetto di memoria episodica, che ci permette di compiere “viaggi mentali nel tempo”. La memoria episodica ci consente di rivivere eventi specifici della nostra vita, completi di dettagli sensoriali ed emotivi. Questo tipo di memoria è caratterizzato da tre elementi chiave:

  1. Senso del sé che si estende nel tempo: La capacità di percepirsi come un’entità continua nel tempo.
  2. Consapevolezza della propria esistenza temporale: Permette di essere consapevoli della nostra esistenza nel tempo e di rivisitare mentalmente eventi passati.
  3. Senso del tempo soggettivo vissuto: L’abilità di ricordare non solo cosa è successo, ma anche dove e quando un evento ha avuto luogo.

Tulving sostiene che questa capacità, emersa tardi nell’evoluzione, è probabilmente unica degli esseri umani, permettendoci di navigare mentalmente avanti e indietro lungo la linea temporale della nostra vita. Questo processo di rivisitazione mentale degli eventi passati può essere visto come una forma di karma, dove le esperienze e le emozioni passate influenzano il nostro presente e futuro.

Le Catene di Engram di L. Ron Hubbard

L. Ron Hubbard ha introdotto il concetto delle catene di engram come chiave per comprendere e liberare la mente dai traumi del passato. Gli engram sono registrazioni di esperienze traumatiche che formano catene di eventi simili. Trattare efficacemente queste catene richiede:

  1. Duplicazione accurata delle esperienze passate: La capacità di rivivere mentalmente gli eventi senza distorsioni è fondamentale per accedere agli engram.
  2. La “traccia del tempo”: La mente è descritta come una registrazione continua della vita umana, che include materia, energia, spazio e tempo. Questa “traccia del tempo” è una registrazione tangibile di esperienze sensoriali e percettive.

Secondo Hubbard, liberarsi degli engram significa liberarsi dei blocchi emotivi e cognitivi che ostacolano la crescita personale. Questa liberazione può essere vista come un processo karmico, dove la risoluzione delle esperienze passate libera la persona da influenze negative che condizionano il presente.

Il Coaching Umanistico e la Liberazione del Karma

Il Coaching Umanistico (web auditing) è una metodologia che aiuta le persone a riscoprire il loro vero sé e trovare pace interiore, esplorando la “traccia del tempo” e liberando l’attenzione intrappolata in blocchi emotivi e cognitivi. Questo processo coinvolge l’identificazione e la liberazione di:

  • Lock: Esperienze vissute che non sono dolorose ma disturbano la persona.
  • Secondari: Momenti di grave e sconvolgente perdita o minaccia di perdita, con emozioni intense come collera o paura.
  • Engram: Registrazioni di momenti di dolore fisico e incoscienza.

Liberare l’attenzione significa rimuovere i pensieri persistenti e migliorare il tono emotivo, affrontando e risolvendo i problemi che li causano. Questo può essere paragonato alla risoluzione del karma, dove la gestione delle azioni e delle esperienze passate libera la persona da influenze negative.

Esempio di Karma nella Vita Quotidiana

Immaginiamo un uomo che durante la sua infanzia abbia vissuto la separazione dei suoi genitori, registrando così nel proprio “corpo di dolore” (mente reattiva) una minaccia di perdita. Da adulto, questo individuo potrebbe trovarsi a rivivere situazioni spiacevoli di perdita anche se solo approssimate (si pensi alla fine di una relazione sentimentale). Supponiamo che perda un caro amico verso i quarant’anni. Questa perdita potrebbe riattivare le emozioni vissute durante l’infanzia, creando una reazione emotiva ancor più intensa (perché la percezione emotiva risulta dalla somma delle esperienze emotive presenti lungo la propria linea temporale). Questa esperienza mostra come le percezioni passate possano riemergere e influenzare il presente, rappresentando il concetto di karma.

Conclusione

Il karma, inteso come relazione causa-effetto, è profondamente radicato nella nostra mente e nelle nostre esperienze passate. Sia attraverso la memoria episodica descritta da Tulving che le catene di engram proposte da Hubbard, vediamo come le nostre azioni e le nostre esperienze influenzano il nostro presente e futuro. Il Coaching Umanistico offre strumenti per esplorare e liberare queste influenze, promuovendo una vita più consapevole e libera da blocchi emotivi e cognitivi.

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